La Biblioteca Civica “G. De Nitto” è una biblioteca di pubblica lettura di istituzione relativamente recente, accolta all’interno del settecentesco Palazzo Imperiali posto nella piazza principale della città.
Aperta al pubblico nel 1977 oggi dispone di circa 70.000 documenti, acquisiti in diverse forme sia con acquisti che con donazioni da privati.
Al suo interno è possibile la consultazione dell’Archivio Storico Comunale e di una raccolta di immagini storiche della città.
Dal 1999 fa parte del Sistema Bibliotecario Provinciale di Brindisi ed al suo interno è attiva una vivace Mediateca.
Il primo tentativo di istituire una biblioteca pubblica a Latiano risale al 1951 quando il Consiglio Comunale, allora Sindaco Armando Monasterio , deliberò di “ripristinare in Latiano una biblioteca comunale circolante”.
Questo tentativo rimase sulla carta sino a quando l’On. Eugenio Sarli, allora Sindaco di Latiano, nel 1971 istituì formalmente la Biblioteca Comunale (deliberazione n. 572/21.12.1971)volendo creare un servizio nuovo, moderno e all’avanguardia.
Egli fu il precursore di quello che sarebbe avvenuto ufficialmente nel 1972 dopo la nascita delle Regioni e con il trasferimento delle competenze in materia delle biblioteche dagli organi centrali a quelli periferici ( D.P.R. 14 Gennaio 1972, n. 3 che affida alle Regioni “l’istituzione, l’ordinamento e il funzionamento dei musei e delle biblioteche di enti locali di interesse locale[…]” – e art. 47 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 “Attuazione della delega di cui all’Art. 1 della Legge 22 luglio 1975, n. 382”, il quale trasferisce alle Regioni, ampliando le competenze del D.P.R. n. 3 del 1972, “le funzioni esercitate da organi centrali e periferici dello Stato in ordine alle biblioteche popolari, […] ai centri bibliotecari, […]).
In questa biblioteca dovevano confluire tutti i libri del Centro di Lettura e della vecchia Biblioteca Circolante “C. Argentieri”.
Nel 1973 con fondi comunali vennero acquistati i primi 2.500 libri ma la biblioteca aprì i battenti al pubblico, nei locali di Via Roma, solo nell’agosto 1978.
Nel 1977 venne approvato lo “Statuto” della biblioteca che riconosceva ampia autonomia gestionale e decisionale ad un Consiglio di Amministrazione la cui presidenza fu affidata al dott. Gilberto De Nitto, che rimase in carica sino al 1984.
Dal 1979 e sino alla fine degli anni Ottanta la biblioteca venne gestita in base alla Legge Regionale n. 22 del 1979.
Con la presidenza Gilberto De Nitto, in pochi anni, il patrimonio librario della biblioteca passò da pochi migliaia di libri a circa 18.000 e divenne luogo di incontro e di socializzazione per diverse generazioni.
La mattina era frequentata da numerosi anziani per la lettura di quotidiani (erano anni in cui la biblioteca era abbonata ad 11 quotidiani) ed il pomeriggio dagli studenti di ogni ordine e grado compresi gli universitari . Ben presto i locali rdivennero insufficienti a contenere sia il patrimonio librario e sia gli utenti che soprattutto al pomeriggio erano costretti a turni di comnsultazione e lettura. Nel 1991 la biblioteca venne trasferita nei locali più ampi dell’ex Istituto Professionale in via Papa Giovanni XXIII. Per recuperare l’utenza, che inizialmente diminuì per l’isolamento della nuova sede in una zona periferica del paese, la biblioteca incrementò ancor più i suoi interventi culturali e migliorò i suoi servizi. Fa parte del Sistema Bibliotecario Provinciale sin dal 1986 e dal 1999 è entrata a far parte del Servizio Bibliotecario Nazionale.
Dal 2005 è situata all’interno del settecentesco Palazzo Imperiali posto nella piazza principale della città.
Fin dagli inizi degli anni ottanta del secolo scorso la biblioteca aderisce all’AIB (Associazione Italiana Biblioteche).